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In provincia di Bolzano siamo campioni a rivendicare le nostre specificità locali verso il ….resto del mondo. D’altronde ne abbiamo buon motivo per storia, culture, modello politico ed economico.
Ci sentiamo minacciati da molte regole dello Stato, dell’Unione Europea ed in generale dalla globalizzazione. Ci piacerebbe che in tutti i caso ci fosse una clausola di salvaguardia per l’Alto Adige/Südtirol. Tentiamo – anche se velleitariamente – di costruirci barriere difensive: vorremmo giocare in casa, tra di noi, senza intrusioni dall’esterno. In realtà, però, continuiamo a contraddirci, facendo cose diverse da quelle che predichiamo. Ne siamo costretti dalla forte interdipendenza del nostro Sudtirolo con i contesti più ampi. Ce lo confermano due annunci importanti pervenuti in queste settimane: il primo è che la nuova grande azienda elettrica provinciale (AEW + SEL), locale per eccellenza, punta strategicamente al mercato trentino e del Nord-Est. La seconda è che la Cassa di Risparmio di Bolzano (bilancio 2014 previsto con un meno 120 milioni) dovrà rapidamente ed auspicabilmente trovare investitori anche fuori provincia, per evitare il peggio. Siamo “speciali”, ma pur sempre interdipendenti.