Alberto Stenico

Far star bene i giovani, per far star bene tutti

Friday , 21, February 2020 Comments Off on Far star bene i giovani, per far star bene tutti

Borsa in rialzo per le azioni “giovani-scuola-lavoro” in provincia di Bolzano. A spingere le aspettative verso l’alto è innanzitutto il successo della iniziativa per contrastare l’abbandono scolastico: solo l’1% dei giovani iscritti alle scuole nella fascia dell’obbligo non porta a termine il ciclo scolastico. I sostegni interni ed esterni alla scuola messi in atto dalla Provincia Autonoma di Bolzano consentono di garantire il diritto allo studio a tutti e di non lasciare per strada praticamente nessuno. Non è sempre stato così e non è così in tutti i territori in Italia ed all’estero. Molti adulti nel passato, non hanno potuto godere di questo diritto: sono stati necessari i contratti di lavoro per consentire loro di recuperare l’obbligo scolastico, negato nell’età scolare. Le 150 ore di diritto allo studio. Read More

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È solo un’utopia? Non è vero.

Thursday , 30, January 2020 Comments Off on È solo un’utopia? Non è vero.

Sono nati nello stesso anno, 1818, e poco lontani l’uno dall’altro, in Germania lungo il Reno. Hanno dedicato la loro vita a propugnare un modello nuovo di economia, Karl Marx e Friedrich Wilhelm Raiffeisen. Il primo, passa alla Storia, eccome!, il secondo rimane nell’ombra soprattutto nelle periferie agricole centroeuropee. dove propugna le sue riforme sociali. Utopie, per quei tempi nei quali a piccoli contadini, artigiani ed operai. nessuno pensava si potesse affidare l’autogoverno e l’autogestione delle imprese. Così invece fu, a partire dalle banche in forma cooperativa,
strutture agricole e via, via le altre forme di servizi per la comunità. L’utopia si era fatta concreta. Read More

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Insieme ai nostri concittadini ebrei, è scomparso anche il Sudtirolo europeo

Saturday , 25, January 2020 Comments Off on Insieme ai nostri concittadini ebrei, è scomparso anche il Sudtirolo europeo

Pionieri nel campo della medicina, della finanza, del commercio internazionale, delle comunicazioni, delle arti, della emancipazione femminile: queste solo alcune delle straordinarie doti presenti nella comunità ebraica altoatesina prima del 1938, anno di applicazione delle leggi razziali italiane. Non più di mille persone tra Merano e Bolzano, con intensi rapporti con la Mitteleuropa ed il resto del mondo e con una mentalità aperta, cosmopolita e liberale, merce rara nella società sudtirolese. Una comunità che dava al nostro territorio proprio quello di cui esso mancava, costretto com’era (e com’è parzialmente anche oggi) nel confronto/conflitto sul confine etnico tra mondo italiano e quello tedesco. La comunità ebraica consentiva anche a tutti gli altoatesini e sudtirolesi di confrontarsi con una diversa e pacifica fede religiosa, diversa da quella cattolica maggioritaria, se non esclusiva. Prima con la politica fascista italiana, poi con l’occupazione delle truppe tedesche e dalle persecuzioni naziste, questa comunità è stata barbaramente cancellata. Solo poche decine di ebrei sono sopravvissuti, azzerate le loro imprese, le loro eccellenze professionali, il loro sorprendente poliglottismo, i loro “salotti” che ospitavano il meglio della cultura europea.
Abbiamo cancellato una comunità. “Abbiamo”, perchè la pulizia etnica degli ebrei altoatesini ha avuto tante corresponsabilità all’interno della comunità locale e non solo tra i dittatotori di Roma e di Berlino.
La fine, spesso atroce, di questi nostri concittadini è un incommensurabile lutto umano. Ma rappresenta anche la perdita di una straordinaria componente della nostra società. Con loro, con i nostri concittadini ebrei, saremmo oggi un po’ diversi.
Migliori.
(www.albertostenico.it)

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La scuola bilingue: partiamo dal mondo del lavoro e delle imprese

Saturday , 11, January 2020 Comments Off on La scuola bilingue: partiamo dal mondo del lavoro e delle imprese

Sapete perchè la MILA ha questo nome? Perché è l’acronimo bilingue di MIlch-LAtte. E perché la FINSTRAL, azienda sudtirolese di grande successo internazionale, si chiama così? FIN(estra)STRAHL=raggio di luce (la acca è stata deliberatmente tolta per una maggiore leggibilità del marchio in area non tedesca). Imprese che hanno saputo guardare a mercati differenti. Che la conoscenza delle lingue e delle culture provinciali sia il primo presupposto per il successo di un’azienda altoatesina è dimostrato dalla storia del nostro territorio. Chi ha saputo rapportarsi con il Nord, come con il Sud, chi ha saputo conquistare i clienti nell’ambiente italiano, come in quello tedesco, chi ha costruito relazioni in tutta la provincia (non solo in città e non solo nelle valli), si muove con disinvoltura nel mercato altoatesino e non solo. Chi queste competenze non le ha, rischia la marginalità. La lingua italiana e quella tedesca sommate assieme, consentono di comunicare ovviamente con tutti i diversi interlocutori in provincia, ma anche direttamente con il 40% della popolazione europea. Da Amburgo a Palermo. Le lingue aprono opportunità per l’occupazione e per lo sviluppo di impresa. Read More

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Scheda color bianco-opzione per l’Italia o scheda color arancio-opzione per la Germania, schede da consegnare aperte e firmate al Comune di appartenenza entro il 31.12.1939. E’ l’Opzione prospettata a ciascun sudtirolese di lingua tedesca o ladina, resa obbligatoria con accordo tra il Governo italiano e quello tedesco del 23 giugno 1939. Read More

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