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Qualcosa non funziona nel rapporto tra Pubblico e Privato nella nostra città. L’ultimo caso è quello del nuovo albergo per studenti e lavoratori, realizzato in breve tempo da privati a Bolzano. Nel frattempo prosegue il lungo iter per l’avvio di progetti di analoghe strutture, sotto l’egida di Comune e Provincia. Anche nel passato si sono verificate diverse situazioni dove il “Privato” – for profit o non profit – ha reagito per tempo alle domande espresse dalla società ed ha realizzato opere importanti. Gli esempi non mancano né nel settore assistenziale e sanitario, né in quello urbanistico/abitativo, né in quello produttivo. Una volta autorizzati, i progetti dei Privati – Imprese, Cooperative, Associazioni, Fondazioni – procedono concretamente e raggiungono quasi sempre rapidamente l’obiettivo posto.
E’ noto che le differenze stanno nel modo di procedere e dipendono anche dai vincoli e dalle norme alla quali la Pubblica Amministrazione è sottoposta, ma il tema non è solo questo. Per superare la crescente difficoltà di Comune e Provincia di dare le risposte rapide ed efficaci a ciò di cui la città ha bisogno, serve un nuovo rapporto di collaborazione tra Pubblico e Privato, profit e non profit. Necessariamente anche un nuovo maggiore livello di fiducia reciproca. La città ha grande potenzialità e notevole capacità di investire nel suo futuro. Le strade ci sono e sono aperte: dalla co-progettazione, ai progetti PPP (Public-Private Partnership), convenzioni bilaterali, ecc.
Abbiamo già esempi concreti di successo il tutti i campi della vita sociale bolzanina ed in tempi diversi: edilizia abitativa, residenze assistite, strutture sanitarie ed assistenziali, garage sotterranei per residenti, foresterie, ostelli, studentati….
L’impasse bolzanino si può superare solo col lavoro congiunto tra Privato e Pubblico. A quest’ultimo spetta il compito di riconoscersi nella logica della sussidiarietà, prevista anche nella nostra Costituzione (“Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà” art,118). Solo facendo squadra con le tante forze attive nella nostra città, si possono dare le risposte rapide e concrete per il presente ed il futuro della comunità.
(www.albertostenico.it)
L’esplosione nella fabbrica dell’alluminio di Bolzano mi ha colpito fortemente: sei operai con ustioni gravi. Non è il primo infortunio di questo tipo nella zona industriale di Bolzano e ricordo in particolare quello della fabbrica di pannelli truciolari che provocò addirittura tre morti. Ma la novità rispetto al passato è un’altra: tutti e sei gli operai ustionati sono stranieri originari del Senegal, Tunisia, Albania. Quella fabbrica, quella zona industriale, quelle industrie pesanti sono state da sempre l’insediamento storico dei lavoratori italiani di Bolzano. Read More
In questi giorni si festeggiano a Bolzano i 50 anni dalla RAS. Cos’è la Ras? La società creata dalla Provincia per permettere la ricezione a livello locale dei canali TV e Radio dai Paesi di lingua tedesca – Austria, Germania, Svizzera – in forma gratuita e per tutta la popolazione fino alle case più isolate sulle nostre montagne. Un servizio di immensa portata, che ci connette coi principali canali pubblici di una parte così importante d’Europa. Se la Ras ha incrementato in modo esponenziale le possibilità di informazioni, svago, sport e approfondimenti culturali in lingua tedesca e ladina, altro grande contributo lo ha data la Rai, sede di Bolzano, con le sue trasmissioni in lingua tedesca a partire dal 1946 (poi anche in lingua ladina) e con un continuo crescendo di programmi per gli utenti TV e Radio. In lingua tedesca e ladina, i nostri servizi pubblici (RAI e RAS), garantiscono un alto livello di offerta sia per quantità, che per qualità. In questo ambito sono molti gli spazi dedicati alle tematiche locali con notiziari, dibattiti, film, politica, approfondimenti. La Ras e la Rai Südtirol hanno in questo senso una storia di successo e la minoranza tedesca e quella ladina hanno a disposizione un mezzo efficace per la cura e lo sviluppo della propria lingua e cultura e per seguire gli sviluppi della nostra Autonomia. Read More
“Complimenti signora per il suo italiano ed il suo tedesco: come ha fatto ad arrivare ad esprimersi così bene?” Dall’accento capisco che la signora è straniera. “Ma sa, io sono già qui da molto tempo, ormai 4 anni!”. I casi come questo sono sempre più diffusi e ci fanno scoprire un punto di vista nuovo sul tema del bilinguismo praticato nella nostra provincia. Molti stranieri immigrati, impegnati nelle attività lavorative ed economiche, capiscono la situazione linguistica locale e ci si adattano rapidamente. Read More
La regia è stata trasferita da Bolzano a Roma: a decidere sui 47 ettari dell’areale ferroviario di Bolzano sarà RFI, le ex Ferrovie dello Stato, e non più gli Enti Locali, Comune e Provincia. Davanti alla più grande azione urbanistica del dopoguerra, la città non riesce ad essere protagonista del suo futuro. Si accomoda, quasi rassicurata nella sua posizione ancillare, dietro un grande Ente statale, attendendo le sue decisioni. Una città e una provincia come qualsiasi altra nell’Italia dello stivale. Read More