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“Poche azioni nelle mani di tanti e non molte azioni nelle mani di pochi” ha dichiarato il manager della Prysmian, ex Pirelli cavi, una società privata italiana leader mondiale nel suo settore. Ed ha proposto azioni ai dipendenti (una su quattro, gratis). In questo modo si estende la base del ” controllo del gruppo e si rafforza l’integrazione e lo spirto di appartenenza dei dipendenti”. Cosí si comporta il manager di una grande impresa privata.
Nelle nostre (230!) società pubbliche provinciali invece, non si pensa affatto in questo modo. L’utente ed il dipendente non giocano nessun ruolo nella Governance e nella proprietà delle società. Essi pagano le bollette e/o garantiscono le loro prestazioni. A gestire le società pubbliche ci pensano i Consigli di Amministrazione, composti in perfetta proporzionale partitica ed etnica: “molte azioni, in poche mani”.
Questo non é interesse pubblico, bensí “capitalismo pubblico relazionale”.
A quando l’uscita dei partiti dalla gestione delle società pubbliche e la loro trasformazione in vere public company?
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