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La crisi ha portato la disoccupazione anche in Alto Adige. É finita l’illusione di vivere in un “isola felice” ed é tornata la dura realtà del mercato del lavoro. Quello privato, perché il mercato del lavoro pubblico non assorbe piú. Chi cerca oggi un’occupazione, si confronta con le sue regole, anche quelle non scritte. La prima fra tutte é quella che le aziende chiedono personale bilingue. Dalla commessa, al tecnico, all’amministrativo, il bilinguismo é precondizione per l’assunzione. Torna alla luce la vera specialità del nostro mercato del lavoro e cioé la conoscenza delle lingue come fattore di base della professionalità. La politica se ne sta accorgendo, ma con grande ritardo: la sfida non é solo quella della scuola di base, ma anche quella della formazione degli adulti. Se non la si incentiva e la si attiva rapidamente (anche in azienda), cresce il pericolo dei due mercati del lavoro, serie a) e serie b). La provincia di Bolzano ha bisogno di un nuovo grande progetto di diffusione del bilinguismo tra tutti i gruppi sociali e tutte le fasce di età. Gli esperimenti nelle scuole non bastano!
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