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“Ex malo, bonum”, ovvero tiriamo fuori il bene dal male. Dopo il disastro per gli italiani nelle elezioni provinciali, si puó finalmente parlare di loro (cioé di noi). Parlare della identità degli italiani dell’Alto Adige. Una identità diversa da quella del resto dell’Italia e quindi, proprio per questo, da sostenere ed alimentare con strumenti locali ad hoc. Ed é qui che che siamo all’anno zero, o quasi. La storia locale, l’economia locale, le istituzioni locali, l’Autonomia, fanno parte dell’insegnamento standard nelle scuole italiane?
La televisione pubblica Rai, ha autonomia, tempi e mezzi aggiuntivi per informare adeguatamente gli Altoatesini?
Bambini italiani che vengono iscritti nelle scuole materne e medie tedesche “cosí imparano il tedesco”, senza tener conto che una lingua é solo un aspetto di una cultura e di tradizioni proprie di un gruppo. Devono essere offerte anche altre vie verso “l’altoatesino nuovo”, quella seconda voce del dialogo interculturale su cui deve basarsi l’Autonomia dell’Alto Adige/ Südtirol. Ex malo, bonum; approfittiamo di questo amaro dopo-elezioni per avviare un confronto aperto sulla identità italiana in Alto Adige e su come essa possa giocare un ruolo importante per il futuro della nostra terra.
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