Questo sito utilizza cookie (tecnici), per gestire e migliorare la tua esperienza di navigazione online . Puoi modificare le tue scelte in ogni momento.
Una notizia impensabile solo alcuni anni fa: una impresa sudtirolese “simbolo” viene offerta e ceduta ad un imprenditore italiano! La piú grande ditta di costruzioni della nostra provincia, la ZH di Campo Tures viene acquistata da un’impresa edile di Treviso, la ditta Carron. Quest’ultima, una tipica impresa familiare italiana del nord-est, guiderà il gruppo, con una quota di maggioranza e di conseguenza “acquisterà” tutto il mercato altoatesino di ZH, impresa locale purosangue. Una sostituzione nella cabina di comando di un gruppo che sta eseguendo importanti opere pubbliche e interventi immobiliari “sensibili” in tutta la provincia. Il motivo del cambio é economico e ZH chiede di entrare in amministrazione controllata in alternativa al fallimento. Evidentemente l’impresa Carron sarà chiamata ad apportare capitale fresco sufficiente per salvare la situazione. Morale della favola (la quale mi auguro abbia un lieto fine con il salvataggio dell’impresa e dei posti di lavoro):
– nessuno puó piú immaginare ragionevolmente un’economia sudtirolese chiusa nei suoi confini e diffidente verso quelli che “vengono da fuori”, tanto peggio se da sud;
– al contrario, l’integrazione di imprese locali con partner validi in Italia ed all’estero puó essere il modo migliore per sopravvivere, svilupparsi e rispondere alle sfide della crisi e della globalizzazione;
– il protezionismo economico é un palliativo e non é una risposta valida alla crescente concorrenza;
– il capitalismo patriottico non esiste: i conti devono tornare, in Sudtirolo come nel resto del mondo!
–
Scrivi un tuo commento