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Le statistiche altoatesine del lavoro scrivono numeri in rosso: i disoccupati ad ottobre son 13.145, un terzo in piú rispetto all’anno scorso. Disoccupati sono sempre più i giovani, le persone in età matura, i Bolzanini e nella loro grande maggioranza non hanno una sufficiente qualificazione linguistica (dichiarazione del direttore dell’ufficio provinciale, Dr. Helmuth Sinn). E c’é da crederci anche solo leggendo le numerose inserzioni sui giornali locali dove si propongono ancora molte assunzioni a persone con “buona conoscenza della lingua italiana e tedesca/ gute Deutsch- und Italienischkenntnisse”. Quindi siamo al tipico paradosso del nostro mercato del lavoro: persone che cercano lavoro e non lo trovano, lavori che cercano lavoratori e non li trovano. La diagnosi é chiara: le persone bilingui trovano lavoro molto piú facilmente delle altre. Le agenzie di collocamento stimano che, a parità di professionalità, il bilinguismo moltiplichi per 5 le possibilità di impiego in provincia di Bolzano. Conclusione: le misure contro la disoccupazione dovrebbero concentrarsi da subito sulla conoscenza della seconda lingua tra gli adulti come efficace politica attiva del lavoro. I disoccupati di oggi non possono aspettare gli effetti delle politiche provinciali di bilinguismo precoce e delle misure del piano per il lavoro 2013-2020. Troppo tardi!
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