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Bolzano non è rock, ci dicono i nostri giovani che numerosi si trasferiscono all’estero. Bolzano è lenta, le cose non cambiano se non in mondo impercettibile e in tempi troppo lunghi.
E quello della velocità, della sveltezza nelle decisioni e realizzazioni è ll fattore di maggior successo nel confronto competitivo tra città e ne determina l’ attrattività. Bolzano perde posizioni e soprattutto a danno dei suoi giovani. Tra il dire ed il fare, c’è semre di mezzo il mare. Progetti importanti sempre nella corsia per il traffio lento: Polo Bibliotecario, progettazione avviata nel 2003, areale ferroviario, scelta del progetto nel 2011, Museo Civico, chiuso da vent’anni, Osteria Agnello a Rencio, ristrutturaione avviata nel 2008. E non è la lentezza della riflessione, è lentezza e basta. Forse prima, nell’epoca delle vacche grasse, potevamo permetterci il lusso di non badare al calendario, ora non più. Non possiamo decidere cose giuste, ma realizzarle poi in tempi sbagliati. Anche a Bolzano, tempo vuol dire denaro, vuol dire cultura al passo coi tempi, vuol dire efficienza della spesa pubblica. Svegliamoci, Bolzanini!
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