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La natura ci sta presentando il conto e ben salato: città e regioni sott’acqua, vittime ed immensi danni materiali. Naturalmente discussioni, polemiche, scambi di accuse e la tradizionale…apertura di fascicoli giudiziari.
Tornerà, speriamo presto, il sole, ci asciugheremo e dovremo cominciare a programmare sul serio interventi di tutela del territorio. Natura e territorio chiedono all’uomo tempi lunghi: interventi programmati e sistematici negli anni e nei decenni. Pensare all’acqua anche quando splende il sole, pensare alla siccità anche quando piove a dirotto. Era la dote dei nostri avi contadini, ma noi in Italia, l’abbiamo persa per strada: tutto e subito, memoria corta e poca visione e pazienza intergenerazionale. Lo stesso difetto lo abbiamo anche in Alto Adige e Trentino, ma dai nostri avi abbiamo ereditato fortunatamente vecchie regole e istituzioni che abbiamo deciso di mantenere in vita: il Maso Chiuso (Maria Teresa d’Austria 1775) e l’Azienda per la Sistemazione dei Bacini Montani (nata in Austria nel 1885). Contadini presenti sulle “terre alte”, operai attivi nei cantieri dei torrenti di montagna. Tutti i giorni, tutto l’anno. “Vor-sorgen”, preoccuparsi in anticipo.
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