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Il giubilo della Politica Sudtirolese e di quella Trentina è più che giustificato: in un anno, il 2016, ben otto nuove norme di attuazione dello Statuto di Autonomia sono state approvate dal Governo e sono già entrate in vigore. Una vendemmia.
Norme “pesanti” e che spostano ulteriori consistenti competenze e poteri da Roma a Bolzano: il Parco dello Stelvio, il controllo della Corte dei Conti, limitazioni al traffico veicolare, il TAR, le norme urbanistiche per il settore commerciale, la caccia, il personale e gli edifici del Ministero della Giustizia e, in arrivo, la norma finanziaria che assegnerà alla Provincia il compito dell’esazione delle imposte, delle quali il 10% sarà poi accreditato a Roma (attualmente il percorso è al contrario ed è Roma ad accreditare a Bolzano il 90%).
Se si aggiunge poi la creazione di nuove società in house che estendono i poteri diretti delle Province in altri settori, primo fra tutti quello dell’Autostrada Brennero- Modena, viene da chiedersi se il Terzo Statuto di Autonomia, per il quale sono avviate da anni lunghe ed inconcludenti discussioni, non sia già stato scritto nei fatti. Decreto Governativo dopo Decreto, l’Autonomia è stata rimodulato, estesa, migliorata, rafforzata, adeguata, arricchita. A Roma.
Chi aspetta il tram del Terzo Statuto elaborato a Bolzano, ha sbagliato fermata.
(www.albertostenico.it)
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