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Nella classifica delle prime 50 imprese della Provincia di Bolzano, quelle “italiane” si contano su una mano. Pur con tutta la prudenza necessaria nell’individuare la natura di un’impresa (locale o multinazionale, tedesca o italiana) e la obiettività della statistica, i dati pubblicati dal settimanale economico SWZ Südtiroler Wirtschatszeitung, fanno a me una certa impressione.
Tra i “magnifici 50”, la piccola parte italiana è rappresentata soprattutto dalle due grandi fabbriche bolzanine inaugurate rispettivamente nel 1935 e nel 1937. Begli esempi di capacità imprenditoriale e innovazione, ma relativamente solitari nel panorama economico del gruppo italiano in Alto Adige. Cosa è successo, o meglio cosa NON è successo nei decenni della seconda Autonomia? Pare essere mancata una nuova generazione di aziende italiane che avrebbero potuto contribuire allo sviluppo economico generale, ma anche ai necessari equilibri della nostra comunità locale plurietnica.
Ma, non è mai troppo tardi!
(www.albertostenico.it)
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