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Ci sono voluti 48 anni perchè la SVP (Südtiroler Volkspartei) si fidasse di affidare ad una persona di lingua italiana la Presidenza dell’Ipes (Istituto per l’edilizia sociale). Nel 1972, appena trasferita la competenza per l’edilizia sociale dallo Stato alla Provincia, i Presidenti dell’Istituto sono stati regolarmente reclutati nelle fila della SVP ed in particolare nella corrente degli Arbeitnehmer (i lavoratori): Karl Ferrari, Rosa Franzelin-Werth, Albert Pürgstaller, Konrad Pfitscher, Heiner Schweigkofler. Quando assunse la presidenza Karl Ferrari dopo la gestione statale (commissariale) dell’Istituto, l’Ipes (già Ipeaa) possedeva 4391 alloggi, concentrati a Bolzano, e l’89,6% erano occupati da inquilini di lingua italiana, il 10,2% di lingua tedesca e lo 0,2 ladina. Lo Statuto di Autonomia del 1972 aveva introdotto il principio della assegnazione degli alloggi secondo la proporzionale tra i gruppi (70% ted. 26% it., 4% lad.).
Fu una svolta radicale ed uno schock per il gruppo italiano perchè l’Ipes avrebbe dovuto riequilibrare le assegnazioni a favore del gruppo tedesco. Il presidente Karl Ferrari portò avanti con determinazione questo obiettivo. Del resto, quello delle case popolari (quartiere CEP abolzano) con l’intervento diretto dello Stato senza garanzia alcuna per i Sudtirolesi, era stato anche il casus belli che aveva determinato la rottura dei rapporti tra i gruppi etnici negli anni ’60 e l’inizio di un conflitto, anche armato. Per questo motivo, l’Ipes è sempre stato considerato fino ad oggi un presidio storico “tedesco”, espressione anche, ma non solo, della memoria di una storia travagliata.
Questi primi 48 anni sono stati comunque il paradigma del percorso dell’Autonomia: gli alloggi nel frattempo sono diventati 13.400, distribuiti in tutta la provincia, ci abitano 29.300 persone, gli assegnatari sono per 50% appartenenti al gruppo italiano, 43% tedesco, 2% ladini, 5% extra UE.
L’Ipes è stato gestito bene, gli alloggi sono di buona qualità, gli affitti sono proporzionati al reddito degli inquilini. L’Ipes è un fattore decisivo per il benessere sociale e la convivenza in provincia di Bolzano. Per tutti i cittadini ed i diversi gruppi etnici. E’ tempo di condividerne fino in fondo la responsabilità della sua gestione. Tanto più importante è quindi la decisione odierna della Giunta Provinciale che ha nominato Francesca Tosolini, nuova presidente dell’Istituto.
Benvenuta e buon lavoro alla nuova prima presidente italiana dell’Ipes!
(www.albertostenico.it)
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