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“Per la soluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh ci vorrebbe una soluzione tipo quella dell’Alto Adige/Südtirol”, ha dichiarato in questi giorni uno dei mediatori di quel conflitto, Mario Raffaelli. Non sono passati molti mesi da quando una delegazione israeliana mista, con partecipazione paritetica di esponenti della comunità ebraica e di quella arabo-isreliana, ha visitato la nostra provincia esprimendo un giudizio molto positivo sulla soluzione adottata qui con l’Autonomia nell’ambito dello Stato italiano. E come dimenticare le visite del Dalai Lama a Bolzano alla ricerca di spunti da utilizzare nella controversia tra il Tibet e la Cina?
Cose enormi, più grandi di noi e che ci dovrebbero aiutare a capire quale “giacimento” politico rappresenta la nostra Autonomia. Essa è caricata di grandissimo significato in Italia e nel mondo, ma a Bolzano stentiamo a farci coinvolgere in questa consapevolezza. Nella nostra provincia il sentimento ancora più diffuso sembra essere il “sì, ma..”. Da una parte si pensa che l’Autonomia sia solo una tappa intermedia, in prospettiva di una separazione della provincia dall’Italia. Altri, al centro della scena politica altoatesina, pensano che essa sia il “massimo del minimo”. Altri ancora stanno con un piede nell’Autonomia e con l’altro in un auspicato maggior ruolo dello Stato neglle faccende altoatesine. Altri la considerano un elemento di isolazione della provincia dal resto del mondo.
In altre parole, tutti ci guardano, ci lodano e ci invidiano, ma noi non corrispondiamo con altrettanta convinzione. Ci guardiamo l’ombelico, ne riscontriamo i difetti e non accettiamo di testimoniare e rappresentare positivamente un sistema, quello dell’Autonomia, che ha garantito pacifica con-vivenza (o se si preferiscee, co-esistenza) per più di 70 anni.
Per molti (ancora per troppi) è più cool mostrarsi scettici, disincantati, disillusi.
Cari concittadini, siamo importanti, forse nostro malgrado, proprio in quanto altoatesini . Viviamo in una provincia plurietnica che è un caso di successo internazionale.
Facciamocene una ragione e smettiamola di mugugnare!
(www.albertostenico.it)
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