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Il traffico è stato molto intenso negli ultimi anni sulla linea Bolzano-Nazareth. Delegazioni paritetiche israelo-palestinesi hanno chiesto frequentemente di conoscere e visitare la realtà dell’Alto Adige/Südtirol, provincia italiana a statuto speciale. Rispettivamente, delegazioni locali, hanno incontrato rappresentanti delle diverse istituzioni della società in Israele. E’ stato un traffico fruttuoso perché ha consentito uno scambio di informazioni attorno al caso dell’Alto Adige/Südtirol, considerato a livello internazionale un esempio di successo nella composizione di una controversia internazionale tra Stati e tra diversi gruppi etnici presenti nello stesso territorio.
Ad esprimere un forte interesse per la nostra Autonomia provinciale non sono stati solo i rappresentanti delle minoranze presenti in Israele (Arabi/palestinesi, ma anche e non solo Drusi) che guardano con ammirazione ed invidia al livello di tutela riconosciuto dalla Repubblica Italiana ai Sudtirolesi; anche importanti espressioni della maggioranza israeliana riconoscono la particolare efficacia della logica dell’autonomia e dell’autogoverno per un gruppo minoritario, all’interno dei confini nazionali dello Stato Italiano. Il nostro Statuto di Autonomia è stato “sezionato” in mille modi per conoscere quei meccanismi che hanno consentito di “raffreddare” il conflitto, che ancora qualche decennio fa provocava attentati e vittime, e portarci ad una pacifica convivenza interetnica. Pur consapevoli che le soluzioni politiche ed istituzionali non si esportano, vorremmo poter continuare a rendere possibile il dialogo e contribuire a tener viva la speranza. In questi giorni è difficile pensarlo, ma è certo che dopo il linguaggio delle armi, dovrà ricominciare quello della politica e del confronto. E chissà che in questa auspicata nuova fase non possa tornare utile anche uno sguardo verso il Sudtirolo. Rimaniamo connessi, la linea Bolzano-Nazareth è attiva e pronta a riprendere gli scambi.
(www.albertostenico.it)
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