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In questi giorni di enormi calamità naturali, abbiamo riscoperto in Italia l’importanza della protezione civile e in particolare dei pompieri: per quello che stanno facendo, stanno diventando i nostri nuovi eroi. Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha buoni motivi per affermare: “La protezione civile? Teniamocela stretta! Se lo dice lui da Roma, tanto, più possiamo dirlo noi da Bolzano e da Trento, dove la protezione civile, prima che un fatto istituzionale, è da sempre un…”movimento dal basso” molto partecipato.
Osservando la più antica immagine (1905) rimasta del mio nonno paterno, lo vedo in posa e in divisa da “zappatore pompiere volontario” con i suoi 20 colleghi tutti abitanti di un comune del Trentino con meno di 800 anime. Era il nucleo di base di una protezione civile diffusa fin dalla metà dell”800 su tutto il territorio e che si è conservata in spirito ed efficacenza fino ai giorni nostri.
Nella stessa epoca, a metá dell”800, e in conseguenza delle tragedie causate dalle slavine ed alluvioni, si costituì nella nostra regione il servizio dei Bacini Montani, che mise in sicurezza i torrenti e le ripide falde delle montagne dalle quali potevano precipitare valanghe e slavine.
Storie di forme di organizzazione tipiche del Tirolo storico, ma ancora oggi della massima attualità.
Modelli sociali, quelli del volontariato civile, che continuano fortunatamente a coinvolgere uomini (e anche donne) delle nostre province: sono 15.000 infatti i vigili del fuoco volontari in provincia di Bolzano.
Teniamoci stretta la nostra protezione civile. Quella nazionale e quella tirolese!
(www.albertostenico.it)
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