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A poter festeggiare la fine di controversie etniche, sono pochi nel mondo. Per molti sarebbe un sogno: nel Medio Oriente, negli Stati ex sovietici, solo per rimanere vicini a noi.
La realtà quotidiana in molte aree geografiche è talmente cruda da far pensare che non ci potrà mai essere una pacificazione tra comunità etniche e religiose segnate da lunghi conflitti. A noi, in provincia di Bolzano, è andata bene e l’11 giugno potremo festeggiare i 25 anni dalla “quietanza liberatoria” con la quale Austria ed Italia si sono date atto della avvenuta piena applicazione degli accordi sullo speciale status autonomistico dell’Alto Adige/Südtirol. Per noi questo è il vero “privilegio”: aver potuto partecipare ad un percorso di riconciliazione tra italiani e tedeschi, tra due culture così diverse tra loro e segnate da una storia piena di ferite, diffidenza, inimicizia. È stato il frutto della democrazia e della libertà conquistata dopo la fine delle dittature fascista e nazista. È stato merito della politica aperta e lungimirante della Repubblica Italiana e della Repubblica Austriaca.
Benvenuto Sergio Mattarella, willkommen Alexander Van Der Bellen!
(www.albertostenico.it)
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