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La notizia della morte di Armin Loacker, titolare della omonima azienda altoatesina, ha destato sincera commozione, ma anche rinnovato interesse per la storia di questa azienda familiare ed intergenerazionale di grande successo internazionale. Un’impresa con profonde radici sudtirolesi, ma presente coi suoi prodotti in oltre 100 Paesi del mondo.
Come è stato possibile un tale risultato? La biografia di questa impresa ci dice molto al riguardo: come altre industrie della nostra provincia, tutto parte dal lavoro artigianale. O meglio dal percorso di apprendistato e di formazione professionale, in questo caso di pasticcere. A ciò si aggiunge la volontà di questi imprenditori di fare comunque esperienze anche all’estero, pur tenendo ferma la loro identità locale. Acquisire una buona conoscenza delle lingue e culture provinciali – tedesca e italiana – (oltre che all’inglese) con le quali comunicare a nord ed a sud di Bolzano. Con l’Italiano ed il tedesco si parla al 40% dei cittadini europei. A ciò si aggiunga un sistema bancario capillare, vicino ai cittadini ed agli imprenditori locali. Sono questi i fondamentali del miracolo economico altoatesino: riconoscere le proprie specificità e trasformarle in vantaggio competitivo. Radici nel territorio, formazione anche per professioni artigianali e manuali, bilinguismo, superamento dei confini: ingredienti giusti per la ricetta vincente. Come per i wafers Loacker.
(www.albertostenico.it)
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