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4 novembre, anniversario della Vittoria. É passato quasi un secolo dalla prima guerra mondiale, ma la memoria collettiva é ancora viva. Uno dei conflitti piú sanguinosi della storia d’Europa e del mondo, che ha avuto un suo epicentro nella nostra regione. Molte migliaia di morti, militari e civili, trentini e sudtirolesi. Altrettante vittime militari italiane. Un’enorme tragedia che ha colpito quasi tutte le famiglie di noi attuali abitanti di questa regione, con i nostri nonni o bisnonni schierati su fronti opposti. I trentini ed i sudtirolesi coinvolti nella guerra a partire dal 1914, italiani mobilitati dal 1915. Due date, due esperienze contrapposte: guerra 14-18 dalla parte dell’Austria-Ungheria i primi, guerra 15-18 dalla parte dell’Italia, i secondi, gli uni contro gli altri.
Una guerra, due film diversi: una vittoria, una sconfitta, un sacro confine a Brennero, un confine ingiusto. Nel 2014 cadono i cent’anni dall’inizio della prima guerra mondiale per trentini e sudtirolesi, nel 2015 per l’Italia e gli italiani. Ci saranno celebrazioni diverse per una guerra vissuta su fronti diversi. Ce la faremo noi cittadini di questa regione a scrivere definitivamente un finale comune e condiviso per questi due diversi film? L’appuntamento é per il 2019, a cent’anni dai trattati di pace. Il tempo c’é: ce la possiamo fare!
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