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“Per le case popolari basterebbe anche il pavimento in laminato plastico o in linoleum”, dice un esperto immobiliare osservando il nobile pavimento di parquet dei nuovi alloggi IPES (Istituto Per l’Edilizia Sociale) di Bolzano pronti per la consegna alle famiglie (a basso reddito) assegnatarie. Effettivamente la qualità del patrimonio edilizio pubblico altoatesino è altissima, addirittura generalmente maggiore di quella del privato.
Molte persone povere, con svantaggi psichici e fisici, con una storia di migrazione, quando riceveranno un alloggio pubblico in affitto, questo sarà di prima qualità, forse al di sopra delle aspettative degli stessi assegnatari.
E quindi sarebbe giusto realizzare costruzioni più modeste per i meno abbienti?
Io rispondo di no, anche se calpestare un pavimento di linoleum e di laminato plastico non farebbe perdere di dignità a nessuno e consentirebbe di risparmiare un po’ di soldi. Rispondo di no perché è in ballo qualcosa di più di una scelta di materiali: è in ballo una domanda sulla natura della nostra Democrazia e della nostra Autonomia. Con la Democrazia e con l’Autonomia del nostro territorio dobbiamo essere capaci di realizzare un equo utilizzo delle risorse pubbliche e la pari dignità dei cittadini. Non dobbiamo e non possiamo smettere di perseguire questi obiettivi: siamo sulla strada giusta, ma il cammino è ancora lungo.
Quindi continuiamo a posare il parquet di buona qualità negli alloggi Ipes, costruiamo case Ipes di pregio, non istituzionalizziamo la povertà nello stile urbanistico ed edilizio. Questa è la marca della nostra Democrazia e della nostra Autonomia. E deve poter continuare ad esserlo,
(www,albertostenico.it)
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