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Per 5800 imprese altoatesine (il 16% del totale) si avvicina il traguardo del passaggio generazionale: i titolari lasciano per limiti di età e di …forze, ma i successori bisogna trovarli (e convincerli!). E non é sempre facile: a volte la cosa riesce, troppe volte no! Non ci sono giovani che vogliano continuare certi lavori, a certe condizioni e con la stessa passione dei predecessori. Allora si chiude il negozio, la bottega artigiana, lo studio professionale, l’albergo, il maso, l’impresa. Professionalità ed economia reale che si perdono, forse per sempre.
Il passaggio generazionale nell’economia è uno dei punti piú critici della nostra “vecchia” società: bisogna aiutare coloro i quali possono garantire continuità e rinnovamento alle nostre aziende. non si tratta solo dei famigliari, ma anche dei dipendenti e di altri giovani che hanno voglia di (di)cominciare.
Si tratta anche si superare le nostre resistenze ed in qualche caso, i pregiudizi verso persone e gente nuova. Dobbiamo attirare energie nuove da dentro e da fuori il Sudtirolo, pena la decadenza della nostra società. Il capitale che serve é quello umano.
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