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Il nordest ci ha sempre portato sfortuna! Anche ieri con la candidatura a Capitale europea della Cultura per il 2019. Dipenderà anche dal fatto che noi, provincia di Bolzano, con il nordest non c’entriamo e sinceramente non ci aspettiamo di avere e di costruire destini comuni. La storia di questa estaneità reciproca é molto lunga e comincia addirittura con le Tre Venezie, poi continua con il Triveneto, con il Nordest e piú recentemente con la Macroregione. Si tratta sempre si dimensioni territoriali che non rispecchiano assolutamente una reale affinità culturale, ma al massimo una contiguità geografica definita da cartografi, burocrati o giornalisti. Con le versioni piú esilaranti della superficiale consapevolezza geo-politica diffusa a livello nazionale: Trento e Trieste, città gemelle (e confinanti), “Trentino” per definire la provincia di Bolzano, “dato che vai a Bolzano, passa anche a Udine….”.
Peraltro l’elenco delle differenze anche inconciliabili, presenti all’interno del Nordest, supera di gran lunga l’elenco delle affinità.
Per l’Alto Adige/Südtirol non ci sono identità da prendere in prestito, ma c’é invece la sfida di costruire una identità territoriale comune. Ri-partendo da noi, da chi siamo, ma soprattutto da cosa vogliamo diventare. Io mi auguro una provincia, “europea dentro”.
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