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Assieme al bilinguismo, la Proporzionale etnica è da quarant’anni il pilastro del nostro Statuto speciale di Autonomia. Nella gestione della Cosa Pubblica provinciale, i diversi gruppi etnici partecipano in rapporto alla loro consistenza numerica. Una misura di garanzia, che ha consentito fino ad oggi una civile convivenza, ancorché fredda, tra i gruppi. Ma ha prodotto anche gravi controindicazioni come l’eccessiva staticità, la resistenza al rinnovamento ed alla meritocrazia. La proporzionale etnica andrebbe superata riadattandola alla realtà ed alle nuove sfide della nostra società di oggi, si dice da piú parti con crecente intensità. Ma i fatti, anche recenti, dimostrano che la proporzionale etnica continua ad essere il criterio fondamentale con cui si definiscono i poteri nella nostra provincia. Con un ulteriore rafforzamento: a quella etnica si aggiunge anche la proporzionale partitica. Per i vertici di ogni Istituzione provinciale ed ad ogni Ente strumentale si definisce non solo la loro appartenza etnica, ma anche quella di partito. Doppia proporzionale, appunto. I candidati a cariche pubbliche di responsabilità in provincia di Bolzano sono avvisati e non dimentichino quindi di avere con sè due documenti indispensabili: dichiarazione di appartenenza etnica e tessera di partito.
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