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Quando arrivava settembre, da bolzanini ci si mobilitava per trovare i contadini dove andare a “pelare pomi”, raccogliere le mele nelle campagne della val d’Adige.
Era un lavoro duro, ma si guadagnavano bei soldi, utili nelle case dei disoccupati, degli studenti, degli operai e impiegati. Il tempo lo si trovava: i fine settimana, le ore libere dai turni, le ferie, le vacanze scolastiche, la pensione e, forse, anche qualche assenza per (finta) malattia. I contadini davano da mangiare ed eventualmente anche da dormire ai “Klauber”, addetti alla raccolta delle mele. Era considerata da migliaia di noi bolzanini una buona opportunità e si socializzava in campagna tra noi e con i “bacani”. Il raccolto è sempre anche un pó una festa.
Settembre 2014, raccolta della mele, sono attivi in Alto Adige circa 12.000 lavoratori agricoli stagionali, quasi tutti stranieri. Locali (bolzanini, poi…), solo una piccolissima minoranza. Ad offrirsi per questa attività sono persone, uomini e donne, della Slovacchia, Polonia, Romania. La stagione delle mele la considerano un’ottima occasione, a differenza nostra. A noi altoatesini “arrivati”, si sostituiscono i nostri “inseguitori”. Auguri di buon lavoro a loro e una domanda a noi: “siamo sicuri di essere veramente arrivati?”
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