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C’é un confine invisibile che divide l’Europa e attraversa anche l’Alto Adige: quello dei Paesi dove il lavoro manuale viene definito “fatica, travaglio, travajl, trabajo” e quelli dove il lavoro si chiama “werk, work” (dal latino opus-opera). Condividi
È uscita la nuova classifica sulle imprese altoatesine: piazzamenti interessanti per molti marchi locali, ma in testa sono sempre gli “stranieri”. Ovvero grandi società multinazionali e nazionali con filiali nella nostra provincia. Condividi
Tra i tanti interessanti dati del Censimento dell’industria, dei servizi e delle istituzioni non-profit in Alto Adige, presentato ieri, ne salta all’occhio uno in particolare: tra tutti i lavoratori dipendenti della nostra provincia, il 58,7% sono operai! (o inquadrati come tali). Condividi
L’efficiente Ufficio Statistica del Comune di Bolzano dice in cifre quello che si percepisce ogni giorno tra a gente: la città è ferma. Condividi
“Ich hab als Maurer gelernt”, “ho studiato da muratore”, risponde con orgoglio un operaio edile sudtirolese alla domanda su quale sia il suo “skill” professionale. “Non ho potuto/voluto studiare e quindi faccio il muratore” risponde un operaio edile italiano in Alto Adige, come nel resto d’Italia. Condividi